Gli hard disk a elio

Dal momento in cui sono stati introdotti, nel’ anno 2013 dall’ azienda di HGST, attualmente proprietà della WD, gli hard disk a elio al loro interno, rappresentano una delle novità più recenti nel mondo dell’ informatica. All’ inizio della loro comparsa nel mercato, gli hard disk a elio sono stati caratterizzati sopratutto per il loro prezzo decisamente elevato, poi con il passare del tempo la situazione è evoluta in meglio, grazie anche al successo di questa importante tecnologia, e i prezzi sono stati abbassati progressivamente. In questo modo HGST, ha deciso di rinnovare la propria piattaforma e di allargare la gamma di supporti a disposizione, dando alla luce non solo Ultrastar He6 da 6 TB ma anche Ultrastar He8 da ben 8 TB e 10 TB.

Nel mercato degli hard disk realizzati con l’ elio ( di cui è possibile vedere il video pubblicato sul blog di Hddsurgery.com), a questo punto, vediamo partecipare anche Seagate, anche se con un evidente ritardo, è riuscita a far sbalordire la concorrenza riuscendo a realizzare un prodotto da 10 TB. Un po alle porte di questa situazione, vediamo la WD, anche perché la sua unione con l’ HGST è stata disturbata per diversi anni dall’ agenzia di regolamentazione cinese, ovvero la MOFCOM. Comunque, negli ultimi tempi, le restrizioni imposte precedentemente, sono svanite, e grazie a questo WD ha iniziato a utilizzare la tecnologia di HGST per le proprie produzioni: da qui assistiamo alla nascita del WD Gold da 8 TB, tra l’ altro considerato anche un modello di “passaggio” per arrivare poi a quello da 10 TB, facendo riferimento alla tecnologia dell’ elio della HGST.

Perché l’ elio

L’ elio e la sua tecnologia, presenta alcuni vantaggi, non indifferenti, sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista tecnico. Il tutto sta perché, questo gas, si differenzia dall’ aria, in quanto possiede una densità molto più bassa: in pratica, è molto più semplice e utile riempire un hard disk con l’ elio anzi che con l’ aria. Per questo va considerato anche il fatto che la resistenza minore, fa in modo che la quantità della turbolenza venga limitata, vengono ridotti quindi la vibrazione e il movimento della testina. Poter contare su un ambiente interno molto più stabile, è una cosa da non poco conto per tutti i produttori di hard disk, dato che tale caratteristica da la possibilità di poter usare piatti più sottili e più leggeri.

E non è finita qui: il peso diminuito e il trascinamento contenuto permettono al motore di lavorare di meno durante il giramento dei piatti. Per usare altri termini, la velocità della rotazione non viene ostacolata, anche se i consumi migliorano. Se gli hard disk tradizionali, prodotti con l’ aria, hanno bisogno di un punto di sfiato, utile a equalizzare la pressione, i dispositivi contenenti l’ elio sono sigillati e non hanno bisogno di questo tipo di richiesta. Questo vuol dire che, possono essere anche inseriti in ambienti con umidità o polvere, senza l’ utilizzo di trattamenti speciali e indispensabili. Un aspetto decisamente di valore per i data center che utilizzano la tecnologia dell’ aria, poiché traggono un beneficio consistente all’ aumentare della resilienza. C’ è da aggiungere, inoltre che gli hard disk a elio generano una quantità molto più bassa di calore, ragion per cui riescono a durare molto più a lungo, essendo anche sottoposti a usura limitata.

Per informazioni potete inviare una mail a info@recoveryfile.it oppure utilizzare il contatto rapito sottostante:

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