Se hai problemi nell’accedere ai tuoi dati su sistemi RAID, utilizza il device il meno possibile e contattaci subito per un preventivo. A Recovery File siamo specializzati nel recupero dati da RAID (qualsiasi configurazione).
A distanza di diversi anni, concatenare in un RAID i dispositivi di archiviazione è un’opportunità ancora molto efficace. Infatti, ancora oggi, al momento di gestire applicazioni server, il RAID 1 è ritenuto un’ottima possibilità di archiviazione.
La concatenazione degli hard disk garantisce un livello di sicurezza utile ai software di elevata disponibilità. Ma cos’è, come funziona, quali sono i vantaggi, gli svantaggi e le modalità di impiego del sistema RAID 1? Ecco tutte le risposte nei paragrafi seguenti.
RAID 1: cos’è
Nel campo informatico il RAID (Redundant Array of Independent Disks) è una modalità di installazione raggruppata di più hard disk in un computer, tale da permettere che gli stessi appaiano e siano usati nel sistema come un solo volume di archiviazione.
Il RAID 1 è dunque uno standard finalizzato ad assicurare una sicurezza maggiore delle informazioni archiviate. Per il raggiungimento di tale scopo, il sistema è basato sulla concatenazione di diversi dischi fissi per replicare correttamente tutte le informazioni.
Con il RAID 1, i file riprodotti e archiviati sull’hard disk 1 vengono duplicati pure sul disco rigido 2 e sugli altri dischi rigidi a loro volta concatenati.
In questo modo il sistema offre una completa e perfetta ridondanza, nel caso di un malfunzionamento di un dispositivo in sua sostituzione interviene un altro dispositivo. La massima capacità di archiviazione di questo sistema di concatenazione equivale però alla capacità del disco fisso più piccolo.
In definitiva, il RAID è un sistema di concatenazione di più dispositivi in una sola unità logica di grossa portata. La concreta funzionalità è legata alla configurazione degli hard disk, stabilita in diversi livelli come il RAID 1. Tra i fattori più rilevanti sono da segnalare la maggiore sicurezza e l’ottimo livello di trasmissione delle informazioni.
RAID 1: come funziona
Una volta capito bene il concetto di un sistema simile, ora passiamo a vedere come funziona il RAID 1. In realtà, per prima cosa, è bene sottolineare come non ci siano precise indicazioni o limiti sul numero di dispositivi di archiviazione delle informazioni che possano rappresentare il sistema RAID 1. Tuttavia, come già visto, fa eccezione l’utilizzo di almeno due hard disk.
Per ciascun dispositivo di archiviazione sul quale le informazioni sono duplicate, automaticamente cresce il livello di sicurezza contro i rischi di malfunzionamento.
Per una corretta informazione, è necessario però tenere conto del fatto che all’aumento del numero degli hard disk non corrisponde una crescita della capacità di archiviazione perché resta vincolata allo spazio del disco più piccolo.
Quest’ultimo, un aspetto che non è possibile ignorare per comprendere l’esatto funzionamento del RAID 1 e per non restare sorpresi da qualche sgradevole circostanza.
Come configurare un disco fisso con RAID 1
Innanzitutto, per una corretta configurazione del RAID 1, è necessario verificare che il computer da utilizzare sia compatibile con il sistema. Se non è stato ancora fatto, c’è bisogno di aggiungere un secondo disco per realizzare il sistema.
Occorre cioè un ulteriore disco di tipologia Serial Advanced Technology Attachment (SATA), con lo stesso spazio del disco 1. In aggiunta, per la configurazione del sistema, servono un controller RAID SATA e un cavo dello stesso tipo.
Configurare un RAID non è una procedura pericolosa, ma a titolo precauzionale è opportuno salvare preventivamente i dati. Bisogna dunque installare il secondo disco e procedere con l’attivazione del RAID nel BIOS.
A questo punto è il momento di scaricare e installare un software gestionale RAID e, in ultimo, duplicare le informazioni dal disco originale al secondo disco. Nel caso di un guasto a un supporto, il RAID non avrà problemi e seguirà ad operare regolarmente. Tuttavia, il sistema segnalerà l’eventuale errore.
Pro e contro del sistema
Come ogni sistema, anche il RAID 1 è caratterizzato da vantaggi e svantaggi. Uno dei punti a favore del RAID 1 è rappresentato sicuramente dalla maggiore semplicità nei confronti di altre concatenazioni di dispositivi.
Ciascun hard disk concatenato ospita in qualunque istante le medesime informazioni, cioè è deputato ad ospitare il pacchetto completo delle informazioni del sistema.
Con la disponibilità dell’hardware idoneo, questo in teoria si traduce nella possibilità di gestire e usare ogni hard disk all’interno di un PC separato.
In più, con l’utilizzo del RAID 1, un eventuale guasto di un componente singolo non costituisce affatto un rischio. In un caso simile, il sistema continua a funzionare regolarmente senza alcuna interruzione, permettendo la sostituzione dell’hard disk malfunzionante senza problemi.
Ciò nonostante, un sistema RAID non va ritenuto come una soluzione in luogo a un backup. Questo perché se le informazioni contenute in una concatenazione RAID di livello 1 si perdono, in quanto eliminate distrattamente o per danneggiamento del blocco, non esiste la possibilità di ripristino dei dati. Meglio allora fare sempre un backup dei dati per mettersi al sicuro da qualsiasi rischio.
In ogni caso, il sistema RAID di livello 1 garantisce la base per una rapidità di lettura migliore e una sicurezza maggiore contro i rischi di perdite delle informazioni, se il software permette di accedere contemporaneamente a diversi supporti di archiviazione.
Dalla totale ridondanza del RAID 1 ha però origine anche il suo punto debole più grande: per il fatto che ciascun hard disk concatenato ha la disponibilità del medesimo pacchetto di informazioni, parte del potenziale spazio di archiviazione va perso automaticamente.
Un aspetto che se analizzato anche sotto il profilo economico, vuol dire in pratica che un sistema simile risulta essere molto più caro se confrontato a un disco fisso singolo con la stessa capacità di archiviazione.
Il RAID non risulta soltanto più costoso di un singolo disco fisso ma anche rispetto ai diversi livelli RAID, questi ultimi capaci di generare la ridondanza tramite dati di parità.
Per riepilogare, i pro del RAID 1 sono:
- la ridondanza completa e perfetta, su ciascuna coppia il dato viene contemporaneamente scritto e letto. Viene mantenuta un’esatta copia di tutte le informazioni su almeno due hard disk per una maggiore sicurezza;
- l’opportunità di una maggiore velocità di lettura e sicurezza delle informazioni, da ottenere attraverso la disponibilità di un software idoneo.
Invece i punti a sfavore sono:
- la concatenazione con uno spazio di archiviazione corrispondente alla capacità dell’hard disk più piccolo;
- l’alto costo da sostenere rispetto ad altri sistemi.
Impieghi e applicazioni di RAID 1
Per una grande disponibilità delle informazioni archiviate, la concatenazione degli hard disk in un RAID 1 è sempre opportuna.
Siccome l’hardware utile per un array del genere è piuttosto costoso, di solito non è impiegato per la sicurezza di grosse quantità di informazioni.
I contesti di utilizzo più indicati sono riconducibili ai sistemi server, quale ad esempio, la configurazione di un web server. Il RAID 1 poi è sempre abbinato insieme ad altri livelli per la realizzazione di sistemi con maggiori performance.
Vedi anche: recupero dati da server.
A titolo di esempio, l’abbinamento RAID 10 riscuote molti consensi perché assicura contemporaneamente la sicurezza di un RAID 1 e una migliore velocità di scrittura e lettura.
L’impiego del sistema RAID 1 comunque non deve sostituire il backup dei dati, dunque parallelamente è molto opportuna una regolare esecuzione di backup. Non eseguire il backup dei dati sarebbe un grave errore e un serio rischio.
Generalmente la tecnica RAID è applicata sui dischi fissi interni, anche se è possibile applicarla pure ai dischi fissi esterni. Sul mercato di settore sono presenti alcuni case sviluppati proprio per ospitare più hard disk.
In virtù della flessibilità riconducibile alla configurazione del RAID 1, si possono comprare case esterni per dischi fissi compatibili con un sistema del genere.
Una volta effettuata la configurazione, i benefit restano i medesimi: l’attivazione del sistema su un disco fisso esterno assicura infatti prestazioni ottimali in virtù del mirroring. Anche in questo caso, di fronte a un guasto di un disco, su un altro hard disk ci sarà la copia di tutte le relative informazioni.